Un’ulteriore evento organizzato dalla comunità in festa: la giornata di porte aperte
In questo fine settimana si è prestata particolare attenzione agli ospiti invitati e/o curiosi che sono venuti a visitare la chiesa.
Sabato, gli ospiti hanno potuto leggere dai pannelli informativi posti nell’atrio della chiesa le tematiche che contraddistinguono la fede neo-apostolica e visionare un breve filmato in cui fratelli e sorelle del mondo raccontano della propria fede. Tra i diversi canti del coro, un discorso esplicativo dell’evangelista di distretto, che dopo brevi accenni storici, spiegazioni sulla struttura internazionale della Chiesa e l’apertura della Chiesa all’ecumenismo, ha ancora riassunto i tre sacramenti della fede neo-apostolica. Un discorso che si è concluso con l’invito a voler partecipare a un servizio divino così da poter vivere di persona quanto appreso ed esperimentare la parola di Dio dal vivo.
Davanti a un ricco aperitivo c’è poi stata la possibilità di chiacchierare e scambiare domande ai fratelli e sorelle presenti.
Un servizio divino dedicato agli ospiti
Il servizio divino di domenica, al quale hanno partecipato anche i giovani del distretto, è stato celebrato dal conducente ed evangelista di distretto Campagna. Ovviamente tutti i servizi divini sono sempre aperti al pubblico, ma questo fine settimana oltre alla normale attività di comunità si è prestata un’attenzione particolare agli ospiti che sono venuti a visitare la chiesa.
È stato molto chiaro il messaggio principale del servizio divino che, parlando della via retta che Dio ci esorta a seguire per arrivare a Lui, ha evidenziato come Gesù avendo percorso esattamente questa via, sia la guida da seguire per trovare nuovi luoghi ripieni di benedizione. Com’è stato annunciato, questi luoghi di benedizione sono i luoghi della grazia, della figliolanza di Dio, dell’amore puro, e infine il luogo tanto atteso della magnificenza divina.
Il suono dell’arpa che una giovane sorellina ha suonato tra il servire dei ministri ha ispirato la loro predica, che ha esortato a non voler restare dei cavernicoli della fede (utilizzando la similitudine dei primi che hanno esperimentato la musica delle corde grazie all’arco delle frecce) ma di voler evolvere nella fede e di voler togliere lo strumento dall’astuccio per suonarlo e non solamente guardare lo strumento senza poterne sentire le note.
Anche alla fine del culto c’è stata la possibilità per gli ospiti di scambiare opinioni con la fratellanza e i ministri davanti a un ricco aperitivo. In noi l’auspicio che la gioia e la comunione vissuta nella comunità di Locarno abbia donato gioia e benedizione agli ospiti che hanno partecipato a questo fine settimana di festeggiamenti.